Sapete perché durante il giorno di Santa Lucia non si mangia né pane né pasta? È una storia vera e incredibile che ci porta indietro nel tempo.
Santa Lucia si festeggia come sempre il 13 dicembre, una celebrazione cattolica per ricordare la martire che donò la sua vita per la fede nel IV secolo alla fine della persecuzione dei cristiani voluta dall’Imperatore Diocleziano. Lucia nacque a Siracusa nel 283 per morire appena 21 anni dopo ancora nel fiore della sua età. Oggi viene venerata come una Santa e non solo dalla chiesa cattolica, ma anche da quella ortodossa. La donna, dice la storia della chiesa, portava cibo ai cristiani che si nascondevano nelle catacombe di Siracusa.
Usava una corona di candele per illuminare le stesse e lasciare le mani libere per portare il cibo. Inoltre in questo giorno si celebra il solstizio d’inverno, da questo il classico detto “Santa Lucia il giorno più breve che ci sia”. In molti considerano infatti il 13 dicembre il giorno con minore esposizione alla luce che viviamo in tutto l’anno nel nostro paese. Una storia particolare che si arricchisce di diverse curiosità e ci fa capire anche il motivo per cui in questo giorno non si consumano farinacei e dunque né pasta, né pane. Andiamo a scoprirne il motivo.
Perché durante Santa Lucia non si mangiano pane e pasta?
Il mito di Santa Lucia si collega a Palermo e a un momento di grande carestia, tanto che un episodio del 1646 viene ricordato come il più grande miracolo fatto dalla Beata. Viene specificato che durante il giorno di Santa Lucia, mentre i palermitani esausti dalla fame pregavano proprio la Beata, una colomba si vide volteggiare nella Cattedrale durante la messa. Quando questa si posò sulla soglia episcopale arrivò al porto un bastimento carico di cereali.
La fame disumana a cui erano sottoposti i palermitani portò a non lavorare il grano per farne della farina, ma a bollirlo per mangiarlo con un filo d’olio più rapidamente. Da questo derivò quella che chiamano ancora oggi “cuccia” un piatto tipico siciliano.
Proprio per ringraziare la Santa in quel giorno, ogni anno, i palermitani rinunciano a mangiare qualsiasi tipo di farinaceo per un’intera giornata. Una dedica alla Santa che salvò con un miracolo i loro avi da una situazione di carestia come se ne ricordano poche altre nella storia dell’umanità. Non possiamo dunque che ricordare questa usanza che in molti portano avanti ancora oggi.