Pensioni 2025: cambiano le regole per i 20 anni di contributi, le sorprese e le delusioni

Nel 2025, verranno introdotte delle novità legate alla pensione. Esse riguarderanno coloro che hanno 20 anni di contributi.

Ogni anno, vengono introdotte delle novità sulla questione delle pensioni. Si tratta di un tema delicato, capace di creare preoccupazione in buona parte della popolazione. È normale sia così, soprattutto alla luce di ciò che è accaduto negli ultimi anni. La Legge di Bilancio 2025, ovviamente, ha affrontato anche questo aspetto.

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Pensioni 2025: cambiano le regole per i 20 anni di contributi, le sorprese e le delusioni – bibliotecasantagiustina.it

Grazie a questo documento, è possibile sapere cosa ha deciso il governo. Non tutti gli interventi saranno positivi. Alcuni di essi non faranno altro che aggravare la posizione dei lavoratori. Altri, invece, avranno modo di introdurre delle sorprese gradite. Essere a conoscenza del quadro generale aiuta a orientarsi con maggiore facilità.

Nel 2025 cambia tutto per le pensioni: ecco cosa accadrà a chi ha ottenuto 20 anni di contributi

I cittadini sperano sempre di poter assistere a delle novità positive sul tema delle pensioni. La Legge di Bilancio del 2025, varata il 15 ottobre, però, ha affievolito le speranze. Ci sono alcuni aspetti complessi, meritevoli di un approfondimento. Purtroppo, non tutti gli interventi saranno volti a soddisfare le aspettative dei lavoratori.

La situazione più favorevole riguarderà le donne con figli. La presenza di un erede, infatti, permetterà di ricevere un trattamento diverso. Per la pensione a 67 anni, per esempio, verrà applicato il coefficiente di quella dei 68 e per la pensione anticipata a 64 anni verrà usato il coefficiente dei 65. Per chi ha avuto due o più figli, i coefficienti si alzeranno di un punto.

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Nel 2025 cambia tutto per le pensioni: ecco cosa accadrà a chi ha ottenuto 20 anni di contributi – bibliotecasantagiustina.it

Gli individui prossimi alla pensione dovranno confrontarsi, poi, con il peggioramento dei coefficienti di trasformazione, che sono quelli relativi all’aspettativa di vita. Si aggiornano ogni due anni e la tendenza è quella a salire. Questo comporta ulteriori svantaggi nel raggiungimento delle soglie minime della pensione.

Non è da sottovalutare neanche l’aumento dell’assegno sociale. Questo elemento rende più complicato raggiungere i requisiti minimi per ottenerlo. Di conseguenza, tante persone rischiano di non poter fare richiesta per le opzioni pensionistiche (pensione di vecchiaia e pensione anticipata contributiva). Nel 2025, ci sarà un aumento dell’1%.

Nella pensione contributiva anticipata, sono sempre le donne a spiccare. A ogni figlio, infatti, vengono attribuiti 4 mesi di anticipo sull’età pensionabile. Per esempio, se ci sono due eredi, si arriva a 8 mesi, con 4 si parla addirittura di 16 mesi. Indubbiamente, si tratta di un numero non indifferente, che può costituire davvero un vantaggio. La presenza di figli, quindi, continua a essere un dato determinante.

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