Cosa si può mangiare e cosa no quando si prende l’antibiotico? Solo così eviti pericolose reazioni

Quando ci si sottopone a una terapia antibiotica, bisogna prestare grande attenzione all’alimentazione. Ci sono dei cibi da evitare assolutamente.

Gli antibiotici vengono prescritti dal medico per contrastare le infezioni. Si tratta di farmaci potenti che, seppur molto efficaci, possono dare vita a numerosi effetti collaterali. La reazione è fortemente soggettiva e dipende dalle caratteristiche dell’individuo e dal principio attivo assunto.

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Cosa si può mangiare e cosa no quando si prende l’antibiotico? Solo così eviti pericolose reazioni – bibliotecasantagiustina.it

Le persone tendono a non badare molto all’alimentazione durante una cura di questo tipo. Si concentrano sulla guarigione, ignorando alcuni aspetti che potrebbero fare la differenza. Ci sono dei cibi che andrebbero assolutamente evitati e altri che, invece, possono essere di aiuto. Una farmacista ospedaliera ha provato a fare luce sull’argomento.

I cibi permessi e quelli vietati durante una terapia antibiotica: questo eviterà fastidiosi effetti collaterali

Le infezioni mettono a dura prova l’organismo. Se non curate possono diventare molto pericolose a causa dei batteri che raggiungono il sangue. Gli antibiotici sono in grado di combattere efficacemente tutto questo. Il medico, in base agli esami effettuati o ai suoi riscontri, prescriverà il principio attivo più opportuno.

In linea generale, si tratta di farmaci tollerati, ma che possono dare vita ad effetti collaterali. Sul bugiardino, ci sono tutti i possibili sintomi associati alla terapia. In questi casi, è importante consultare il dottore di riferimento per capire come muoversi. Un aiuto concreto, però, arriva anche dall’alimentazione.

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I cibi permessi e quelli vietati durante una terapia antibiotica: questo eviterà fastidiosi effetti collaterali – bibliotecasantagiustina.it

Alcuni cibi, infatti, possono migliorare il quadro generale, proteggendo la flora intestinale e alimentando i batteri ‘buoni’. La dottoressa Chiara Parati, in un’intervista per il Corriere della Sera, ha spiegato l’importante ruolo di aglio, avena, asparagi, banane, carciofi, cicoria, cipolle, Kiwi e legumi. Tale tesi è sostenuta da valide ricerche scientifiche: “Esistono prove scientifiche evidenti sulla loro capacità di accelerare la ricostituzione del microbiota intestinale“.

Allo stesso tempo, esistono degli alimenti assolutamente da evitare. La loro assunzione può peggiorare i sintomi, alimentando il gonfiore addominale, le coliche, la diarrea, i crampi e la nausea. Si sta parlando della crusca e di tutti i cereali integrali: “Sono fibre insolubili e andrebbero inserite nella dieta in una seconda fase“. Anche il latte e i latticini non vanno bene.

In presenza di costanti problemi intestinali, si può optare per il riso, la pasta e le patate che rallentano i movimenti dell’apparato digerente. Dopo la fine della terapia, in modo graduale, si potrà tornare alla normale alimentazione. Basterà avere un po’ di pazienza e le informazioni necessarie per assumere un comportamento corretto.

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